La proposizione di un ricorso di una cartella tributaria comporta dei costi rappresentati dall’obbligo di farsi assistere da un difensore e dal rischio, in caso di perdita del ricorso, di essere condannato al pagamento delle spese legali.
Il contribuente, prima di fare ricorso per un avviso di accertamento, di liquidazione o di una cartella esattoriale che ritiene illegittimi deve necessariamente valutare in termini di tempi e costi la possibilità di fare ricorso o meno del
contenzioso tributario.
Per i contenziosi tributari, esistono 2 gradi di giudizio:
1) I° grado: la discussione del ricorso avviene dinanzi alla Commissione tributaria provinciale territorialmente competente, per gli atti concernenti:
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Agenzie delle Entrate
- Agenzia delle Dogane
- Territorio
- Enti locali
- Cartelle di pagamento e i provvedimenti emessi dagli Agenti della riscossione
2) Appello: la discussione del ricorso avviene dinnanzi alla Commissione tributaria regionale, per: l’impugnazione per le sentenze emesse dalle: Commissioni tributarie provinciali
Nota Bene: Contro le sentenze emesse e discusse davanti la Commissione tributaria regionale è possibile ricorrere alla Corte di Cassazione
Fonte:
http://www.guidafisco.it/ricorso-commissione-tributaria-provinciale-regionale-656#ixzz385xLBcmO